Home studio, da dove iniziare

Consigli per iniziare a costruire il proprio home studio e iniziare a lavorare con la musica e l'audio.

Realizzare in casa un piccolo home studio è ormai alla portata di tutti. Il mercato del nuovo e dell’usato offre tantissimi prodotti per ogni fascia di prezzo, esistono manuali in multi lingua e la semplicità di utilizzo è alla portata di tutti.
Spesso ci si spaventa di fronte alla troppa scelta, e se non si hanno le giuste conoscenze tecniche si rischia di comprare un prodotto sovra o sotto dimensionato rispetto ai propri bisogni.

In questo articolo non suggerirò marchi o prodotti specifici ma cercherò di dirvi quali, secondo me, sono le cosa da prendere in considerazione quando si decide di dotarsi di un setup audio.

Il computer

Avere un computer prestante è il primo passo da fare per avere un home studio, ma non è necessario spendere cifre esagerate. 

Fisso o notebook?
Scegliere di avere un computer fisso comporta una serie di vantaggi, prima fra tutti avere un computer che più facilmente negli anni potrà essere riparato e aggiornato. Con un computer fisso si possono decidere nel dettaglio tutte le caratteristiche hardware del computer. Questo si traduce anche in una longevità maggiore.
Con un notebook avrete la comodità di poter lavorare ovunque, anche in viaggio, ma a parità di prestazioni, rispetto a un fisso costa di più perché i circuiti miniaturizzati costano di più e sono più difficili da riparare o sostituire.

Quanto spendere? 
La spesa per un computer da lavoro non è sicuramente una spesa piccolissima, ma se siete all’inizio non ha alcun senso puntare a computer spaziale. Serve avere un processore affidabile, tanta ram e un hard disk veloce. Scegliete minimo 8Gb di ram, vi consentiranno di lavorare agevolmente. Fate caso a quanta ram massima può supportare la scheda madrea, per valutare un futuro upgrade.
L’hard disk è fondamentale che sia veloce. Un disco SSD vi darà grandi velocità di avvio software ma limitate capacità di storage. È preferibile avere la possibilità di avere un doppio hard disk. Un ssd per il sistema operativo e i software, e un hard disk meccanico per dati e i backup. Un terzo hard disk separato dal computer vi servirà per avere un ulteriore disco di backup. Se non volete harddisk potete decidere di salavre i vostri progetti in cluod, usando servizi come google drive, dropbox e altri.

Mac o pc?
Lascio da parte i discorsi da fanboy perché non li ritengo interessanti.

Un computer Apple offre una stabilità è una capacità di durare nel tempo che un pc al momento non può offrirvi. Se siete un po’ a digiuno di informatica un mac è più facile da gestire. Ma costa tanto, a volte troppo, e gli ultimi modelli di MacBookPro non hanno grandi caratteristiche hardware adatte ai professionisti. In più da qualche anno non sono più permessi gli upgrade, quindi sarete costretti a tenervi a vita la configurazione che scegliete al momento dell’acquisto. I componenti sono saldati internamente.
Un pc vi consente di scegliere nel dettaglio il vostro hardware e di pagarlo ad un prezzo onesto. Windows 10 è un sistema definito da molti maturo e stabile.

L’interfaccia audio (o scheda audio)

L’interfaccia audio non è la prima cosa da mettere nella lista degli acquisti. Se pensate di cominciare a produrre utilizzando esclusivamente vst o librerie, e non avete dei monitor da collegare l’acquisto di una scheda audio esterna può essere rimandato. Ma non si può prescindere a vita da questo oggetto.

Il mercato offre una vastissima possibilità di scelta. Lasciate perdere i marchi poco conosciuti, non perché non possano essere di qualità, ma perché potrebbero avere un servizio clienti carente o una non totale compatibilità con il resto del vostro hardware e driver non ottimizzati per tutti i software.

Il numero di connessioni in ingresso e in uscita dipende dalle vostre esigenze. Io prediligo gli ingressi combinati (jack e xlr insieme). Più ingressi vi permetteranno di registrare più strumenti contemporaneamente. Più canali in uscita vi permetteranno di collegare effetti esterni, una seconda coppia di monitor o di fare routing del vostro segnale.

Importante ma non fondamentale è la presenza di ingresso e uscita MIDI. Torna sempre molto comodo e vi evita di dover in futuro acquistare convertitori usb/midi dal dubbio funzionamento. Nelle specifiche sarà poi descritto la frequenza di campionamento massima e la profondità in bit massima con la quale la vostra scheda potrà registrare. 48Khz e 24bit vi basteranno, a meno che non dobbiate registrare una intera orchestra sinfonica.

A influire sul prezzo della scheda saranno prima di tutto la qualità dei convertitori da analogico a digitale. Il consiglio è di guardare sul mercato dell’usato delle schede a due ingressi. Quando questo prodotto vi andrà stretto avrete anche la capacità di poter scegliere la vostra nuova interfaccia audio.

Monitor e cuffie

Fondamentale nel nostro lavoro è l’ascolto. Se non ascoltiamo nel modo più lineare possibile non potremmo raggiungere alti livelli qualitativi. Vero è che l’orecchio e l’ascolto vanno allenati, sarebbe quindi inutile se siete alle prime armi comprare monitor da migliaia di euro e poi non saperli, o non poterli, sfruttare. Comprate una coppia di monitor anche usati, e di piccole dimensioni se avete uno studio piccolo (ad esempio la vostra cameretta), il vostro ascolto cambierà radicalmente.

Se avete una stanza piccola (3m x 4m) non comprate monitor con coni woofer sopra i 5 pollici. Non avrebbero il giusto spazio per esprimersi e avrete uno scompenso di frequenze basse nell’ascolto. Eviterete anche spiacevoli contrasti con i vicini.

Abbinate a questi un paio di cuffie, una di buona qualità e magari una da pochi euro, per avere un secondo ascolto dei vostri lavori. Evitate di chiudere i vostri lavori in cuffia, ma usatele per farvi un’idea di come il prodotto possa suonare su questi dispositivi. 

La daw

Usare una daw (digital audio workstation) non è obbligatorio, ma scegliere di non usarla significa in caso si volesse registrare le proprie esecuzioni di dotarsi di un registratore multi canale e rinunciare all’editing digitale dei vostri progetti.  

Partiamo dal presupposto che la scelta della daw non influisce sul risultato dei vostri lavori, è uno strumento come tanti altri, un mezzo, non un fine. La qualità dei vostri progetti dipenderà al 90% da voi e dalla vostra idea.

Il mercato offre possibilità per tutte le tasche. I marchi più blasonati sono ovviamente Avid Protools e Steinberg Cubase, che richiedono un livello medio alto di preparazione.

Esistono poi una lunga serie di daw “giovani” con i loro pregi e difetti: Ableton Live, Logic, Presonus StudioOne, FL Studio e tanti altri. Un importante consiglio è quello di scegliere una o due daw, possibilmente complementari, da studiare e conoscere fino in fondo. È inutile avere tante daw e conoscerle tutte superficialmente.

Certamente il costo di alcune daw è un elemento importante per decidere di starne lontano. Molte software house offrono demo gratuite dei loro software, ma la cosa migliore e quella di usare le versioni Lite che vengono solitamente regalate abbinate all’acquisto di schede audio e controller. Queste versioni Lite, hanno lo stesso motore audio delle versioni complete ma sono solitamente limitate nel numeri di tracce usabili. Con pochi euro è possibile però fare un upgrade a una versione superiore, e spesso le case offrono degli sconti per questi programmi di upgrade.

Usare software contraffatto non è la scelta migliore se si pensa di lavorare con questi software. Una regolare licenza vi offre una sicurezza di funzionamento del software e da diritto ad assistenza in caso di problemi.

Master keyboard

Se usate molto i vst avrete bisogno obbligatoriamente di una master keyboard. Se siete dei pianisti evitate di comprare tastiera da due ottave perché vi staranno subito troppo strette e le meccaniche vi faranno dannare. Puntate su modelli da 3 o 4 ottave con tasti semi pesati. Se invece non siete dei pianisti, due ottave sono più che sufficienti per scrivere linee di basso o linee di accordi.

Molte tastiere usb hanno ingressi e uscite midi,utili per poter pilotare synth rack o drum machine. La maggior parte dei modelli è inoltre dotata di knob(controllo rotativi), slider e pad. Tutti questi controlli potranno essere mappati sulla vistra daw, anzi la maggior parte delle tastiere hanno già una mappatura pre impostata per i maggiori software musicali. Questo aggiungere una serie di scorciatoie e funzionalità utili a migliorare la vostra esperienza con la daw.

Usp e backup

L’incubo più grande di chi possiede molta attrezzatura audio sono gli sbalzi di corrente. Dotatevi di un ups da pc dove collegare il vostro computer e qualche altro apparecchio. Fate controllare i vostri impianti elettrici, e quando ci sono i temporali è buona norma staccare gli apparecchi dalla corrente.
Anche gli hard disk sono soggetti a rottura. Comprate un hard disk esterno usb per fare dei periodici backup dei vostri progetti e usatelo solo per quello. 

In conclusione

Molti produttori offrono dei bundle interessanti, ovvero dei pacchetti formati da scheda audio, cuffia, microfono e software. Questo vi permette di risparmiare rispetto all’acquisto dei singoli prodotti ed è un ottimo modo per avvicinarsi a questi strumenti.
Il consiglio, sul quale insisto, è di rivolgersi al mercato dell’usato. Questo vi permetterà in caso di scelta errata di un prodotto di tornare sui vostri passi senza perdere grosse somme di denaro e di reinvestire il denaro in un nuovo acquisto. Non abbiate fretta di acquistare tutto e subito, ma studiate a fondo i prodotti, e cercate di capire di cosa avete realmente bisogno.