Musikmesse 2017, le cose interessanti che ho visto

Il Musikmesse è la più grossa fiera di strumenti musicali in Europa e si è tenuta negli scorsi giorni a Francoforte, in Germania.

Quest’anno sono riuscito finalmente ad andarci e a giudicare con i miei occhi quello che viene visto come l’evento per eccellenza in ambito musicale. Francoforte sul Meno è una piccola città perfettamente organizzata, coperta da una vasta rete di trasporto pubblico e che vanta uno dei quartieri fieristici più grandi al mondo, uno spazio così grande da non essere chiaro fino a quando dopo l’ingresso nella struttura, ti ritrovi su una navetta che impiega 5 minuti per portarti ai padiglioni. Praticamente un’altra città.

Durante i quattro giorni della fiera il Musikmesse festival offre concerti in vari spazi della città e all’interno del quartiere fieristico.

Passiamo all’unico motivo per cui sono andato a Francoforte, gli espositori.

Yamaha vantava il reparto più grande meglio organizzato, ed era l’unico espositore a disporre di un intero padiglione con una vastissima scelta di tastiere, arranger, workstation e pianoforti. Non mancavano i marchi controllati come Steinberg, che offriva postazioni con il nuovo Cubase 9 e Line6 che permetteva di provare una lunga serie di pedali e pedaliere multi effetto digitali.

Nei reparti dedicati a batterie e percussioni, chitarre, bassi, amplificatori, effetti a pedale, strumenti a fiato e archi la scelta è stata davvero vastissima. Lo sbrilluccichio dei legni e degli ottoni era accecante e avere la possibilità di poter toccare e provare così tanti strumenti musicali è un’occasione più unica che rara. Finalmente mi sono tolto lo sfizio di suonare una marimba da orchestra.

Negli spazi dedicati agli strumenti a fiato e alle batterie si può assistere a un vero e proprio concerto di massa. Ovviamente ogni musicista suona quello che vuole, contribuendo a creare un continum ritmico e musicale che cambia ad ogni passo all’interno dei padiglioni. Stupito da questo effetto quasi psichedelico ho deciso di fare delle registrazioni ambientali che potete ascoltare qui:

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Waldord: molto bello lo stand di Waldorf. In esposizione i suoi ormai classici Pulse2 e Blofeld, che ho potuto finalmente provare confermando così il mio amore verso questi strumenti. Presente anche il sistema eurorack Kb37 completo di moduli Waldorf e di altri marchi. Poi la prima vera novità della fiera, una delle più interessanti, il nuovo synth presentato in anteprima: Waldorf Quantum. Quantum è un synth polifonico a 8 voci. 3 oscillatori digitali, ognuno dei quali può riprodurre: forma d’onda, wave table o granulare e con filtri analogici. 6 inviluppi, 6 lfo, effetti digitali, arpeggiatore e un grande monitor touch dove poter controllare o vedere le modifiche in real time. Pedale sustain, Midi in/out/thru, lettore sd card e due usb. Uno strumento importante, ben rifinito, non di piccola taglia. Al momento non si conosce la data di uscita e il prezzo.

Nonlinearslab: la seconda novità più interessante della fiera è stata C15, synth digitale della casa tedesca NonLinearLabs. Il C15 è un synth polifonico totalmente digitale dotato di una timbrica molto particolare e diversa dal classico suono synth. La sensazione che ho avuto suonandolo è stata quella di uno strumento perfettamente adatto al sound design e alla cinematica. C15 Dispone di una tastiera a 61 tasti, un ampia scelta di controlli a pannello e un display per le modifiche in realtime. Lo strumento è diviso in due parti. La parte della tastiera, il vero cuore del synth che contiene il suo motore di sintesi e i collegamenti audio può essere suonata anche staccata dalla sezione controlli. La parte dei controlli che serve per poter accedere all’editing del synth. Lo strumento è prodotto a mano nei loro laboratori, ed è venduto direttamente dalla casa costruttrice al prezzo di 4.000 euro. Tutti i dettagli su questo particolare strumento li trovate a questo link.

Aodyo Instruments: azienda francese che ha creato uno strumento a fiato digitale che funge anche da masterkeyboard (passatemi il termine) per vst e librerie Kontackt. Lo strumento si chiama Sylphyo, può essere suonato come un classico strumento a fiato, soffiando e chiudendo i buchi di sfiato, riuscendo a cogliere tutte le sfumature di uno strumento reale, o può gestire diversi parametri timbrici grazie al controllo di movimento. Sylphyo invia segnali midi via wifi ad un suo ricevitore dedicato collegato via usb al computer. Può gestire canali midi e control change. Strumento complesso ma davvero interessante. Prezzo: 800 euro.

Zylia: azienda polacca che produce un microfono per la registrazione ambientale multi traccia in alta qualità con annesso software. Lo Zylia ZM-1 offre registrazioni fino a 24bit/48khz grazie a un insieme di 19 capsule microfoniche. Illimitato il numero di tracce registrabili, separazione automatica del fonti sonore e rimozione rumore di fondo. Da provare.

Worlde: azienda asiatica che produce controller e master-keyboard. Vasta scelta di strumenti ma di qualità decisamente plasticosa. La sensazione che ho avuto è quella di trovarmi di fronte a un esercito di cloni Arturia. Gli articoli si trovano online su vari store ma spesso non sono disponibili. Il sito ufficiale è esclusivamente in ideoagrammi.

Molto Interessante la possibilità di poter vlutare diversi modelli di scrivanie da lavoro tra cui i modelli SessionDesk, azienda tedesca. Da giugno 2017 saranno disponibili anche i modelli TheBasicSeries, una serie più economica (consultabili a questo link). Prezzi interessanti per chi non può spendere grosse cifre. A occhio direi che questa serie usa materiali leggermente meno rifiniti della serie pro, ma rimane un prodotto solido e ben costruito.

Aziende da tenere d’occhio: un’azienda che ha attirato la mia attenzione è la tedesca ESI, produttrice di interfacce audio usb e pci, monitor, hub midi e altro. Segnalo anche Glyph, azienda produttrice di sistemi di archiviazione professionali. Per chi ama le percussioni ed è alla ricerca di un’azienda che costruisca gingilli di ogni sorta (diversi tipi di simil hang drum, tank drum, vari tipi di shaker, kalimba, djambé, ranocchie, didgeridoo, flauti in legno, gong e altro) tra le tante mi sono soffermato da Terrè, azienda tedesca. 
Molto belli poi gli stand di Zoom, Korg e Arturia (che esponevano tutto il loro parco macchine), Tascam e Motu.

Piccolo neo organizzativo: la chiusura della fiera era prevista alle 18:00, poco dopo le 17:00 alcuni espositori avevano già cominciato a smontare gli stand.