In un precedente articolo avevo parlato di quali fossero gli strumenti necessari per organizzare un piccolo home studio. Ritengo che quell’articolo sia ancora valido, ma è rivolto più che altro a chi già possiede un minimo di preparazione e conoscenza di hardware e software per la produzione audio. In aggiunta a questo, non tutto il materiale elencato in quell’articolo è necessario per iniziare a a fare pratica con la produzione musicale.
Di cosa si ha davvero bisogno quindi per iniziare a usare le varie daw che il mercato offre e sapere dove mettere le mani (o le orecchie)? Ho stilato una lista in ordine di importanza, ricordandovi che non è necessario comprare o possedere tutto contemporaneamente, e che il mercato dell’usato offre tantissime occasioni valide.
1. Acustica e psicoacustica
L’acustica è la parte della fisica che studia i suoni, le loro proprietà e i loro meccanismi di produzione, propagazione e ricezione. La psicoacustica è lo studio della percezione soggettiva umana dei suoni. Più precisamente è lo studio della psicologia della percezione acustica.
Queste due materie sono fondamentali per la comprensione di tutto ciò che succedere in campo audio, compresi i problemi di ascolto della vostra stanza. Non c’è bisogno di avere una laurea in fisica, perché i concetti basilari di acustica e psicoacustica sono molto semplici e li potete trovare su diversi libri, per esempio nel sempre valido Manuale della registrazione sonora.
2. Il computer
Per imparare a usare una daw non c’è bisogno di avere un computer molto potente. Usate i plug-in nativi della vostra daw per risparmiare il carico della cpu, evitando di usare pesanti plug-in esterni. Se avete un vecchio pertatile con harddisk meccanico, troverete sicuramente utile sostitutire l’hard disk con un ssd. Il vostro computer sarà in grado di leggere e scrivere i dati con molta più velocità. Otto giga di ram sono un buon compromesso per lavorare.
3. Interfaccia audio e software
Ho deciso di accoppiare queste due voci non perché ci sia uno stretto legame tra esse ma perché quando comprerete una scheda audio quasi sicursamente al suo interno sarà disponible una versione lite, o base, di qualche daw (Ableton Live Lite, Cubase LE o Studio One). I software forniti in dotazione nelle confezioni sono un ottimo modo per avere la possibilità gratuita di provare un software per la produzione audio. A differenza delle versioni demo questi software non scadono, ma hanno semplicemente delle funzioni limitate, come per esempio il numero di tracce che potete utilizzare. Registrandosi sul sito della casa madre sarà poi possibile acquistare un upgrade per avere un versione intermedia o full.
Prendete una scheda audio con pochi ingressi. Dubito che registrerete una band intera dal primo giorno. Assicuratevi che l’interfaccia audio sia compatibile con il vostro sistema operativo. Dei buoni modelli di partenza possono essere: Steinberg UR22, Presonu AudioBox USB 96, M-Audio M-Track 2X2M (recensita qui) o altri modelli simili. Queste schede vi permetteranno di lavorare per diversi anni.
4. Ascolto
Per avere dei monitor discreti non è necessario spendere delle cifre assurde. Per esempio i monitor M-Audio BX5-D3, ottimamente recensiti in questo articolo, costano solo 200 euro la coppia.
5. Plug-in e strumenti virtuali
Di plu-in e strumenti virtuali gratis ne è pieno il web. Iniziate a usare quelli inclusi nelle daw, eviterete di installare tonnelate di software sul vostro computer. Una volta capito cosa vi serve, comprate i plug-in o gli strumenti realmente necessari al vostro lavoro approfittando dei vari sconti che costantemente le casi madri offrono o utilizzando i vari siti che vendono licenze a prezzi scontati.
Lettura consigliata: Manuale della registrazione sonora. Questo libro contiene un’introduzione a tutti gli argomenti fondamentali.
Per convincervi ancora di più che lo studio è più importante dello strumento vi invito a vedere questo video.
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